“Napoli è città di scalini, di rampe, di ponti, di trafori, perché è città di memoria”. Citiamo spesso questa frase di Giuseppe Marotta, perché esprime molto bene la complessa e contorta stratificazione urbanistica di questa città.
Non lo si direbbe mai, ma a pensarci bene a Napoli c’è un numero incredibile di ponti, presenti oggi integralmente o solo in tracce, con relativi tunnel, sottopassi, etc. Il problema è che molti di questi sono poco visibili, ci si passa sopra senza neanche rendersene conto…
Ecco un elenco parziale:
-Ponte (?) romano di via Conte della Cerra (V secolo)
-Ponte della Maddalena (1555)
-Ponte di via Chiaia (1636 e 1834)
-Ponte di via Vecchia San Rocco (XVIII secolo almeno)
-Ponte della Sanità, oggi Maddalena Cerasuolo (1806)
-Ponti di via Posillipo o di via Santo Strato a Posillipo (inizio ‘800)
-Ponte di villa Lucia (alla Floridiana) (1818)
-Ponte dei Francesi (1838)
-Ponte dell’Arenaccia (via Don Bosco su via Arenaccia) (1840 e 2006)
-Ponte di Bellaria o di Miano (metà ‘800)
-Ponte di via Nuova San Rocco (1861, ricostruito dopo il 1943)
-Ponte di corso Vittorio Emanuele (sulla discesa di S.Antonio ai Monti) (1861-70)
-Ponti di via Arte della Lana (su via Grande Archivio e via Ferri Vecchi) (Inizio ‘900)
-Ponte di via Domenico Fontana (su via Pietro Castellino) (anni ‘20 del ‘900)
-Ponte di via Domenico Fontana (su via Angelo Raffaele alle Due Porte) (anni ‘20 del ‘900)
-Ponte del parco Virgiliano su Discesa Coroglio (1931, ricostruito dopo il 1943)
-Ponte di via Girolamo Santacroce (su salita Cacciottoli) (anni ‘30 del ‘900)
-Ponte della Cerra (su via Suarez su via Conte della Cerra) (anni ‘30 del ‘900)
-Ponte di via Michelangeli Schipa su vico S.Maria della Neve (anni ‘30 del ‘900)
-Ponte di via Mario Fiore (su via S.Gennaro ad Antignano) (secondo dopoguerra)
-Ponte di via Cilea (su via Gino Doria) (anni ‘50 del ‘900)
-Ponte di via Andrea D’Isernia su vico S.Maria della Neve (secondo dopoguerra)
-Ponte di Calata Capodichino (1910, ricostruito dopo il 1943).
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E ancora, il ponte di via Pigna (su via Vicinale Camaldolilli), il ponte di Soccavo (via Pigna – Rotonda San Domenico), il ponte di via Lazio su via del Cimitero/via del Ponte (Miano), il ponte dell’Eremo nel Bosco di Capodimonte, i viadotti di via Tertulliano, via Piave e via Po sulla Tangenziale, il ponte tra i due isolotti della Gaiola, il ponte Caracciolo (incrocio Marco Rocco di Torrepadula-Nuova Toscanella), il ponte di Chiaiano (ai confini di Chiaiano con Mugnano), il ponte di Marianella (tra via Cupa delle Fascine e via S.Maria a Cubito), il viadotto della Tangenziale su piazza Ottocalli, il viadotto Metro Linea 1 sul vallone di San Rocco, senza considerare tutti i ponti e ponticelli ferroviari della linea 2, della Circumflegrea, dell’Alifana, etc.
Di alcuni ponti resta traccia solo nella toponomastica. Pensiamo a via Ponte di Tappia, via Pontenuovo, via Ponte dei Granili, via Ponte di Casanova… In altri casi, invece, i ponti non c’entrano nulla, come per via Ponti Rossi dove in realtà si tratta delle arcate dell’acquedotto romano!
Riferimenti:
http://piscinola.blogspot.it/2015/02/tra-ponti-e-ponticelli-larea-nord-di.html
http://www.cartanapoli.it/01_strade/PonteFrancesi/PonteFrancesi.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Ponti_di_Napoli
https://www.storiacity.it/guide/572-ponte-della-sanita-napoli
https://www.storiacity.it/guide/686-ponte-della-maddalena-a-napoli